Roberto Catalano è un chitarrista con 46 anni di esperienza musicale. Catanese di nascita, ha vissuto negli Stati Uniti per 34 anni. Inizia la carriera di chitarrista da autodidatta nel 1973 per poi continuare gli studi in chitarra jazz a Roma e successivamente a Los Angeles dove consegue tre lauree, due diplomi, tra i quali cui uno in chitarra jazz, e un Ph.D. (dottorato di ricerca) in Etnomusicologia. Le culture musicali del mondo e il significato della musica come attività squisitamente umana costituiscono l’interesse accademico che ha consentito a Roberto di studiare varie culture musicali sviluppando una carriera poliedrica che lo ha visto, e lo vede tutt’ora, operare non solo come jazzista, ma anche come polistrumentista in world music (suona più di venti strumenti). Collezionista e costruttore di strumenti musicali (ne possiede poco piu’ di 200), insegnante universitario, continua a esibirsi regolarmente sia da solo che in gruppi. Insegna chitarra dal 1978 e continua tutt’oggi affinando ulteriromente l’arte dell’insegnamento musicale e, specificatamente, della chitarra, strumento quanto comune e semplice da strimpellare, versatile e da studiare con continuità per apprenderne in pieno le enormi possibilità. L’esperienza universitaria alla UCLA (University of California, Los Angeles), l’interesse e passione per diverse musiche, l’attività concertistica di tutti questi anni lo hanno visto spaziare da un genere musicale all’altro permettendogli di imparare un buon numero di strumenti. Ha 14 tipi di chitarra (classica, acustiche a 6 e 12 corde, elettriche a 6 e 12 corde, inclusa una chitarra battente, strumento della tradizione popolare del Sud. Cronologicamente parlando, dato l’interesse per la musica folk e country americana, ha imparato a suonare l’armonica, il banjo e il mandolino. Successivamente, ha cominciato ad interessarsi anche alla musica di tradizione orale del sud Italia, alla musica mediorientale, alla world music e al jazz. Tutto ciò lo ha condotto ad allargare l’orizzonte strumentale imparando a suonare pure il buzouki Greco, l’oud arabo, il marranzano e il tamburo a cornice. Una ricerca effettuata su un clarinetto tradizionale sardo ha fatto si che imparasse a suonare e costruire tali strumenti usando le canne palustri. Ai clarinetti sardi ha poi aggiunto ‘u friscalettu, sempre usando le canne. Inoltre, suona anche il basso elettrico e compone.
Nell’insegnamento della chitarra ingloba anche elementi di storia della musica, storia del jazz e culture musicali del mondo (World Music).